La Creme - Popolo Di Sordi
E yo amico, c'è jack The Smoker sopra il micro,
sono talmente avanti che sto pezzo è già finito
quando c'è Mace che tende il beat c'è l'mc
giochi di prestigio, fai la fine di Houdini
il nostro cielo piange ne usciamo con più motivi
tu cozzi contro noi sono cresciute stalagmiti
ho il siero come una siringa, contro chi l'ha già data vinta
chi parla solo perchè c'ha la lingua
attingi alla mia fonte, supera questo ponte
alza il tuo sguardo dritto in alto verso l'orizzonte
tu suoni a tre e sessanta gradi, mentre cadono gravi
i versi ignavi miei restano i soavi
mcs allo stato brado nel mio intorno
qualche selvaggio sente il richiamo della foresta come London
Jack The Smoker, il nobile sul seggio, ma troppi eventi qua puzzano come il taleggio
proclamo la rivoluzione a un popolo di sordi
ciò che conta il futuro è pure preda i ricordi
troppi risvolti negativi dettano i miei passi
man mano che cammino nelle scarpe trovo massi
no sassolini da routine know me?
ho una vita d'avanti le favole le lascio ai fratelli Grimm
ho un obiettivo stronzo, che dici sul mio conto
procedo con una meta, non vado mica a zonzo!
Rit.(x2)
Proclamo la rivoluzione a un popolo di sordi
troppe domande, troppi eventi andati storti
giorni controvento, combatto contro il tempo,
lontano dal traguardo, ma almeno amico ci tento.
Mc,
impugna carta penna prendi nota
ho resoconti cronologici della mia vita
nella mia testa ho geni di rime, fiumi di porpora
chi mormora alle spalle dietro sbarre come Tortora
volevi la rivoluzione a ogni mia rima
esplode all'Hiroshima taglia come ghigliottina
chi ambisce ad un complotto, chi mangia nel mio piatto
è in preda di una furia che manco nel '68
il mondo è una sfera per questo non quadran le cose
giornate noiose concluse da un'altra overdose
di seghe mentali ma senza un nervo
amici mutanti gli avevi davanti ora ti voglion da tergo
diffondo il verbo fra stranieri, cazzo, non ci si crede
non so se sono a casa o nella torre di babele
se sto ingerendo aria oppure gas nervino,
se ho un amico vicino oppure è solo un assassino
'fanculo, troppi dubbi, troppe domande
troppo corte le sere con un progetto più grande
di mangiare, cagare, pisciare, dormire
ho mire più rare mi trovi sull'ago di ogni fienile (eh già)
l'ago nel pagliaio, cago sul tuo saio,
ho museruole ma comunque sai che non ti abbaglio
contro chi si atteggia regno e domino,
voi stupide pedine cadete in coro come il domino.
Rit.
ok, almeno io ci tento,
parlo a un popolo di sordi
e yo milano è un popolo di sordi
tutta l'itlia è un popolo di sordi, cazzo.
popolo di sordi
sono talmente avanti che sto pezzo è già finito
quando c'è Mace che tende il beat c'è l'mc
giochi di prestigio, fai la fine di Houdini
il nostro cielo piange ne usciamo con più motivi
tu cozzi contro noi sono cresciute stalagmiti
ho il siero come una siringa, contro chi l'ha già data vinta
chi parla solo perchè c'ha la lingua
attingi alla mia fonte, supera questo ponte
alza il tuo sguardo dritto in alto verso l'orizzonte
tu suoni a tre e sessanta gradi, mentre cadono gravi
i versi ignavi miei restano i soavi
mcs allo stato brado nel mio intorno
qualche selvaggio sente il richiamo della foresta come London
Jack The Smoker, il nobile sul seggio, ma troppi eventi qua puzzano come il taleggio
proclamo la rivoluzione a un popolo di sordi
ciò che conta il futuro è pure preda i ricordi
troppi risvolti negativi dettano i miei passi
man mano che cammino nelle scarpe trovo massi
no sassolini da routine know me?
ho una vita d'avanti le favole le lascio ai fratelli Grimm
ho un obiettivo stronzo, che dici sul mio conto
procedo con una meta, non vado mica a zonzo!
Rit.(x2)
Proclamo la rivoluzione a un popolo di sordi
troppe domande, troppi eventi andati storti
giorni controvento, combatto contro il tempo,
lontano dal traguardo, ma almeno amico ci tento.
Mc,
impugna carta penna prendi nota
ho resoconti cronologici della mia vita
nella mia testa ho geni di rime, fiumi di porpora
chi mormora alle spalle dietro sbarre come Tortora
volevi la rivoluzione a ogni mia rima
esplode all'Hiroshima taglia come ghigliottina
chi ambisce ad un complotto, chi mangia nel mio piatto
è in preda di una furia che manco nel '68
il mondo è una sfera per questo non quadran le cose
giornate noiose concluse da un'altra overdose
di seghe mentali ma senza un nervo
amici mutanti gli avevi davanti ora ti voglion da tergo
diffondo il verbo fra stranieri, cazzo, non ci si crede
non so se sono a casa o nella torre di babele
se sto ingerendo aria oppure gas nervino,
se ho un amico vicino oppure è solo un assassino
'fanculo, troppi dubbi, troppe domande
troppo corte le sere con un progetto più grande
di mangiare, cagare, pisciare, dormire
ho mire più rare mi trovi sull'ago di ogni fienile (eh già)
l'ago nel pagliaio, cago sul tuo saio,
ho museruole ma comunque sai che non ti abbaglio
contro chi si atteggia regno e domino,
voi stupide pedine cadete in coro come il domino.
Rit.
ok, almeno io ci tento,
parlo a un popolo di sordi
e yo milano è un popolo di sordi
tutta l'itlia è un popolo di sordi, cazzo.
popolo di sordi
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