Squallor - Pierpaolo A Beverly Hills
Cerruti, Bigazzi, Savio
- E' un po' di tempo che non chiama Pierpaolo¦ Cosa farà? Cosa farà? Cosa farà?
- Pronto? Casa Borili-Baratti-Bolotti-Boffa?
- Sì¦ questa è la segr¦
- C'è il mio papi?
- Sì¦ glielo chiamo, c'ha la segreteria telefonica¦
- Ah¦ ti ho beccato, facevi dire dalla segreteria telefonica che non c'eri¦
- Non è¦ Non era¦
- Stasera ti ho beccato¦ mo' paghi quello, quello, quello e questo.
- Sono pronto. Sono pronto.
- Ti vengo a dire¦
- Dimmi tutto.
- Mi servono cinquanta milioni di dollari¦
- Alla faccia del¦
- Perché io mi sono fidanzato con Madonna¦
- Ah, quella che sta a Napoli?
- Non dire stronzate, non è quella che pensi tu, voi ce l'avete a Roma¦
- Scusami, scusami¦
- Io qui a Beverly Hills¦
- Dove?
- ¦Tutte le sere al Magambo Hotel¦
- Ah¦
- ¦sto con Madonna¦
- Quella che sta a Roma?
- Faccio il produttore cinematografico.
- Ho piacere.
- Ho prodotto¦
- Che film?
- ¦"La mutanda insanguinata"¦
- Bene. E poi?
- "Tre canguri a Hong Kong"¦
- Titolo originale. Mi fa ridere.
- "Il fratello più piccolo di Rambo"¦
- E chi è?
- Come chi è? E' quello che in culo te lo stampo.
- Vengo costì, ti darei uno schiaffone che¦
- Com'è che non ridi?
- Non rido no¦
- Senti, a proposito, la mamma come sta?
- Eh¦ come deve stare¦ è preoccupata¦
- Mmmmh¦ E tu la fai disperare¦
- Che ci vuoi fare¦ ormai è andata¦
- Dunque, ti vengo a dire¦
- Sì. Dimmi, dimmi, dì...
- Qui ci sono palmiti, meteoriti, sanguaciti e ossi arrugginiti¦ nel canyon¦
- Eh¦ ne mort¦ Ti diverti?
- Qualche giorno prendiamo le nostre jeep fuoristrada e ce ne facciamo di cotte e di crude¦
- Po po po po po po¦
- Po po po po po po¦ Saltiamo, zompettiamo e baciamo, saltiamo, zompettiamo e baciamo¦
- C'hai un culo così, Pierpaolo¦
- Ancora in Italia con gli scioperi dei Cobas state voi¦ Ho letto sul giornale, fate schifo al cazzo¦
- Non essere volgare¦
- Qua non esiste uno che sciopera, tutti miliardari.
- Lo so. E qua invece possiamo¦
- Entri nel ristorante c'è un miliardario. Vai al cinema, due miliardari.
- Poi?
- Vai a teatro, quattro miliardari.
- Poi?
- Vai alla mensa, cinque miliardari.
- Eeeeh¦
- Vai allo sciopero, non c'è un miliardario. Va bè, a quello non ci vado¦ Qua c'è uno sfarzo che fa impressione.
- Vengo?
- Incontro un amico? Ciao. PO'. E stappo una bottiglia di champagne¦
- Ne incontri due¦
- Incontro due amici? PO' PO' PO'. No, ho fatto uno in più. PO' PO'. Due bottiglie di champagne. Qua c'è la vita vera.
- Eh, beato te¦
- Spini, spinelli, spinotti, spinotti, spinelloni, qui non si capisce, è un turbillon di sesso¦
- Vengh' io?
- No, tu non puoi venire¦
- Perché?
- Perché tu guarda, poi tu c'hai una certa età¦
- Va a cacare, io c'ho¦ ho fatto i soldi¦
- Solo i ragazzi dagli otto ai quattordici anni¦
- Eh, ma io c'ho il danaro¦
- Il resto¦ tutto il resto è soia.
- All'anima di chi t'è muort¦
- No. No no no no no¦
- Piglio un aereo e vengo.
- Sì sì¦ No.
- Eh, lo vedi. Adesso te ne vai in culo, eh¦ Di venire¦
- Non devi venire, non puoi venire. Te ne esci all'aeroporto, ti vedono, anziano, niente, qui a Los Angeles nie¦ anziani non ne vogliamo, vattenne vattenne vattenne vattenne vattenne vattenne¦
- Eh, ma io c'ho i soldi¦
- Qua ci so' tre categorie: produttori¦
- Mmmh¦
- ¦Arabi¦
- Mmmh¦
- ¦e miliardari.
- Eh. Io so' ricco¦
- Tu potresti venire, ma c'è posto¦ passaporto ritirato¦
- Eh.. le mie conoscenze¦ ci potevi aggiungere¦
- Ciao¦ Ah, ti voglio dire una cosa: manda presto.
- E figurati se no¦
- Manda presto se no so' cazzi fernet. Sarebbero cazzi amari.
- Mi fa ridere¦
- A buon intenditor, poche parole. Ciao.
- Mh. Vafanculo, Pierpaolo.
- Ah, quando vedi mia mamma¦
- Sì.
- ¦digli così, che la chiamo domani¦
- Va bene.
- ¦ o al prossimo ellepì.
- La chiamo io? Se non la chiami tu la chiamo io? Se n'è sciuto Pierpaolo, chiudi.
- E' un po' di tempo che non chiama Pierpaolo¦ Cosa farà? Cosa farà? Cosa farà?
- Pronto? Casa Borili-Baratti-Bolotti-Boffa?
- Sì¦ questa è la segr¦
- C'è il mio papi?
- Sì¦ glielo chiamo, c'ha la segreteria telefonica¦
- Ah¦ ti ho beccato, facevi dire dalla segreteria telefonica che non c'eri¦
- Non è¦ Non era¦
- Stasera ti ho beccato¦ mo' paghi quello, quello, quello e questo.
- Sono pronto. Sono pronto.
- Ti vengo a dire¦
- Dimmi tutto.
- Mi servono cinquanta milioni di dollari¦
- Alla faccia del¦
- Perché io mi sono fidanzato con Madonna¦
- Ah, quella che sta a Napoli?
- Non dire stronzate, non è quella che pensi tu, voi ce l'avete a Roma¦
- Scusami, scusami¦
- Io qui a Beverly Hills¦
- Dove?
- ¦Tutte le sere al Magambo Hotel¦
- Ah¦
- ¦sto con Madonna¦
- Quella che sta a Roma?
- Faccio il produttore cinematografico.
- Ho piacere.
- Ho prodotto¦
- Che film?
- ¦"La mutanda insanguinata"¦
- Bene. E poi?
- "Tre canguri a Hong Kong"¦
- Titolo originale. Mi fa ridere.
- "Il fratello più piccolo di Rambo"¦
- E chi è?
- Come chi è? E' quello che in culo te lo stampo.
- Vengo costì, ti darei uno schiaffone che¦
- Com'è che non ridi?
- Non rido no¦
- Senti, a proposito, la mamma come sta?
- Eh¦ come deve stare¦ è preoccupata¦
- Mmmmh¦ E tu la fai disperare¦
- Che ci vuoi fare¦ ormai è andata¦
- Dunque, ti vengo a dire¦
- Sì. Dimmi, dimmi, dì...
- Qui ci sono palmiti, meteoriti, sanguaciti e ossi arrugginiti¦ nel canyon¦
- Eh¦ ne mort¦ Ti diverti?
- Qualche giorno prendiamo le nostre jeep fuoristrada e ce ne facciamo di cotte e di crude¦
- Po po po po po po¦
- Po po po po po po¦ Saltiamo, zompettiamo e baciamo, saltiamo, zompettiamo e baciamo¦
- C'hai un culo così, Pierpaolo¦
- Ancora in Italia con gli scioperi dei Cobas state voi¦ Ho letto sul giornale, fate schifo al cazzo¦
- Non essere volgare¦
- Qua non esiste uno che sciopera, tutti miliardari.
- Lo so. E qua invece possiamo¦
- Entri nel ristorante c'è un miliardario. Vai al cinema, due miliardari.
- Poi?
- Vai a teatro, quattro miliardari.
- Poi?
- Vai alla mensa, cinque miliardari.
- Eeeeh¦
- Vai allo sciopero, non c'è un miliardario. Va bè, a quello non ci vado¦ Qua c'è uno sfarzo che fa impressione.
- Vengo?
- Incontro un amico? Ciao. PO'. E stappo una bottiglia di champagne¦
- Ne incontri due¦
- Incontro due amici? PO' PO' PO'. No, ho fatto uno in più. PO' PO'. Due bottiglie di champagne. Qua c'è la vita vera.
- Eh, beato te¦
- Spini, spinelli, spinotti, spinotti, spinelloni, qui non si capisce, è un turbillon di sesso¦
- Vengh' io?
- No, tu non puoi venire¦
- Perché?
- Perché tu guarda, poi tu c'hai una certa età¦
- Va a cacare, io c'ho¦ ho fatto i soldi¦
- Solo i ragazzi dagli otto ai quattordici anni¦
- Eh, ma io c'ho il danaro¦
- Il resto¦ tutto il resto è soia.
- All'anima di chi t'è muort¦
- No. No no no no no¦
- Piglio un aereo e vengo.
- Sì sì¦ No.
- Eh, lo vedi. Adesso te ne vai in culo, eh¦ Di venire¦
- Non devi venire, non puoi venire. Te ne esci all'aeroporto, ti vedono, anziano, niente, qui a Los Angeles nie¦ anziani non ne vogliamo, vattenne vattenne vattenne vattenne vattenne vattenne¦
- Eh, ma io c'ho i soldi¦
- Qua ci so' tre categorie: produttori¦
- Mmmh¦
- ¦Arabi¦
- Mmmh¦
- ¦e miliardari.
- Eh. Io so' ricco¦
- Tu potresti venire, ma c'è posto¦ passaporto ritirato¦
- Eh.. le mie conoscenze¦ ci potevi aggiungere¦
- Ciao¦ Ah, ti voglio dire una cosa: manda presto.
- E figurati se no¦
- Manda presto se no so' cazzi fernet. Sarebbero cazzi amari.
- Mi fa ridere¦
- A buon intenditor, poche parole. Ciao.
- Mh. Vafanculo, Pierpaolo.
- Ah, quando vedi mia mamma¦
- Sì.
- ¦digli così, che la chiamo domani¦
- Va bene.
- ¦ o al prossimo ellepì.
- La chiamo io? Se non la chiami tu la chiamo io? Se n'è sciuto Pierpaolo, chiudi.
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