Renato Zero - Figaro
Storie da vendere
finché ne vuoi
intere pagine
riempirei
Ho libero accesso
ho la più ampia facoltà
di scrivermi addosso
vere o presunte verità
assorbo di tutto
raccolgo quei sentimenti e poi...
Li spendo, sperando
Li accendo, interpretando...
Tutti si fidano
meglio così
se i cuori si guastano
io corro lì...
M'infilo dovunque
precipito cado e torno su
più svelto del vento...
È la vita mia
mille occhi una foresta
una giostra, di periferia...
è la vita mia
rinnegarla io non posso
resto me stesso finché
riesco a cantare di te.
Prendi quello che ti servirà
del mio cuore il battito migliore
le più strabilianti primavere...
Tutto il bene che vuoi
la dolcezza che altrove non hai.
Portami nella tua gioventù
così in alto dove sei tu.
In un tempo che non c'è più.
Sul tavolo verde io
non vinco mai
ma so indovinare tu
che carte hai.
Non è mestiere
ma non so dirti cosa sia
paura d'amare...amnesia...
Saper ascoltare
il silenzio di gente che va via
lasciarmi guidare...
Fra sogni e lacrime
mi muoverò...
Ho voglia di crescere
ancora un po'...
Non c'è sgomento
abituato alla realtà
ti vengo incontro
qualunque sia la verità
io sono qua!
Lasciami le chiavi dove sai
fammi trovare una sedia e del buon vino
chiunque tu sia ti resterò vicino
carta e penna perché
questo nuovo messaggio è per te.
Nascono così le melodie
dalle lacrime tue e quelle mie
e non sono soltanto bugie. Bugie!
....................................
Anche stanotte ci racconteremo
una volta di più
mentre parli canzone sei tu.
Nascono così le melodie
mentre tu mi scorri nelle vene
che sia gioia o sia disperazione...
Dal tuo mondo ti ruberò
e un successo di te, farò...
Una canzone. Una canzone.
Una canzone
finché ne vuoi
intere pagine
riempirei
Ho libero accesso
ho la più ampia facoltà
di scrivermi addosso
vere o presunte verità
assorbo di tutto
raccolgo quei sentimenti e poi...
Li spendo, sperando
Li accendo, interpretando...
Tutti si fidano
meglio così
se i cuori si guastano
io corro lì...
M'infilo dovunque
precipito cado e torno su
più svelto del vento...
È la vita mia
mille occhi una foresta
una giostra, di periferia...
è la vita mia
rinnegarla io non posso
resto me stesso finché
riesco a cantare di te.
Prendi quello che ti servirà
del mio cuore il battito migliore
le più strabilianti primavere...
Tutto il bene che vuoi
la dolcezza che altrove non hai.
Portami nella tua gioventù
così in alto dove sei tu.
In un tempo che non c'è più.
Sul tavolo verde io
non vinco mai
ma so indovinare tu
che carte hai.
Non è mestiere
ma non so dirti cosa sia
paura d'amare...amnesia...
Saper ascoltare
il silenzio di gente che va via
lasciarmi guidare...
Fra sogni e lacrime
mi muoverò...
Ho voglia di crescere
ancora un po'...
Non c'è sgomento
abituato alla realtà
ti vengo incontro
qualunque sia la verità
io sono qua!
Lasciami le chiavi dove sai
fammi trovare una sedia e del buon vino
chiunque tu sia ti resterò vicino
carta e penna perché
questo nuovo messaggio è per te.
Nascono così le melodie
dalle lacrime tue e quelle mie
e non sono soltanto bugie. Bugie!
....................................
Anche stanotte ci racconteremo
una volta di più
mentre parli canzone sei tu.
Nascono così le melodie
mentre tu mi scorri nelle vene
che sia gioia o sia disperazione...
Dal tuo mondo ti ruberò
e un successo di te, farò...
Una canzone. Una canzone.
Una canzone
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