Raige , Zonta - Dove Eravamo Rimasti
Parlo con te che sai di me quanto ne so io
Bh?forse di pi?>Ok forse di pi?>Parlo con te che sai di me quanto ne so io
Bh?forse di pi?>Ok forse di pi?>Parlo con te che sai di me quanto ne so io
Bh?forse di pi?>Ok forse di pi?>Parlo con te che sai di me quanto ne so io
Bh?forse di pi?>Molto di pi?>
Dov’eravamo rimasti,
sempre li, ossia, la melodia delle giornate batte sugli stessi tasti
io ci provo ad accordarmi, suvvia, dammi il la, la magia sta, dove vuoi che sia
la, proprio la l’ambita Itaca lambita dal mare delle incertezze
le insicurezze me l’hanno proibita
la via ?ipida ripida battiti visto che i tuoi battiti li custodisco io,
Oddio, serro gli attimi l’animo e i suoi stati hanno confini imprecisati, in questo disco
In questo discorso, ti, disconosco, si, lo sai bene che non ?os?r>Cos?ome? Vuoi lei
Voglio lei, solo lei, solo lei, lei soltanto…
Dov’eravamo rimasti,
sempre qui, ossia, ora hai la melodia alla quale rifarti
pum-cha-pum-cha-uh parti, ma, per andare dove se
fossi sempre stato pronto a seguirti, non credi
che facevo 2 mila km a piedi
polmoni pieni di lettere, non posso smettere,
di sentire nelle nari il profumo dei suoi capelli neri
ne rimane l’aroma sopra le mie pareti, la ragione non mi doma
la passione lacera
il grigiore della mediocrit?il colore si espande su tutta la scala cromatica
Ora capisco! Vuoi lei
Voglio lei, solo lei, solo lei, solo lei, lei soltanto…
Dov’eravamo rimasti
proprio qui, ossia, dove per fare la melodia non servono i tasti
gli astri la cantano, sguardi che parlano, indecisi sul da farsi,
non farti da parte, le parole,
nel libro della vita sono falsi d’autore,
l’emozione ?iva, non c’?inguaggio per descriverla ?ibera, scriverla significa comprimerla, ucciderla
io devo, darti ragione, l’affinit?pirituale prevale trascende ogni espressione vocale
tra me e lei, non c’?arriera che resista, o schema mentale, che ci possa ingabbiare
?ercezione ultrasensoriale, Vuoi lei
Voglio lei, solo lei, lei soltanto…
Rit.
Bh?forse di pi?>Ok forse di pi?>Parlo con te che sai di me quanto ne so io
Bh?forse di pi?>Ok forse di pi?>Parlo con te che sai di me quanto ne so io
Bh?forse di pi?>Ok forse di pi?>Parlo con te che sai di me quanto ne so io
Bh?forse di pi?>Molto di pi?>
Dov’eravamo rimasti,
sempre li, ossia, la melodia delle giornate batte sugli stessi tasti
io ci provo ad accordarmi, suvvia, dammi il la, la magia sta, dove vuoi che sia
la, proprio la l’ambita Itaca lambita dal mare delle incertezze
le insicurezze me l’hanno proibita
la via ?ipida ripida battiti visto che i tuoi battiti li custodisco io,
Oddio, serro gli attimi l’animo e i suoi stati hanno confini imprecisati, in questo disco
In questo discorso, ti, disconosco, si, lo sai bene che non ?os?r>Cos?ome? Vuoi lei
Voglio lei, solo lei, solo lei, lei soltanto…
Dov’eravamo rimasti,
sempre qui, ossia, ora hai la melodia alla quale rifarti
pum-cha-pum-cha-uh parti, ma, per andare dove se
fossi sempre stato pronto a seguirti, non credi
che facevo 2 mila km a piedi
polmoni pieni di lettere, non posso smettere,
di sentire nelle nari il profumo dei suoi capelli neri
ne rimane l’aroma sopra le mie pareti, la ragione non mi doma
la passione lacera
il grigiore della mediocrit?il colore si espande su tutta la scala cromatica
Ora capisco! Vuoi lei
Voglio lei, solo lei, solo lei, solo lei, lei soltanto…
Dov’eravamo rimasti
proprio qui, ossia, dove per fare la melodia non servono i tasti
gli astri la cantano, sguardi che parlano, indecisi sul da farsi,
non farti da parte, le parole,
nel libro della vita sono falsi d’autore,
l’emozione ?iva, non c’?inguaggio per descriverla ?ibera, scriverla significa comprimerla, ucciderla
io devo, darti ragione, l’affinit?pirituale prevale trascende ogni espressione vocale
tra me e lei, non c’?arriera che resista, o schema mentale, che ci possa ingabbiare
?ercezione ultrasensoriale, Vuoi lei
Voglio lei, solo lei, lei soltanto…
Rit.
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