Bat - La Fazione Vigila
Cheb:
I miei piedi assieme agli occhi corrono
si fanno strada in una strana atmosfera sospetta
fatta di carta ma sempre pi?ra sempre pi?tra
qual'?a prossima mossa
arrivano dall'alto da destra a sinistra colpi di mitra
un'altra scossa
la nostra convinzione si getta nel fuoco
nasce una nuova certezza che spezza le ossa
a chi da sempre per paura scappa nel terrore
da una guerra che non vede sente solo il rumore
collassa il disertore da solo s'infossa
tanto clamore per niente e poi crepa
sembra finita eppure
questa volont?i ferro rester?ino alla fine intatta
almeno questo si spera
mimetizziamo ogni intenzione
aspettiamo ancora un'altra ora senza fretta
disfatta o disdetta qui da me non se ne parla
Shin-Ghemi:
Scuoto la testa
teste di ferro pi?starde di me
pi?sistenti della mia carne
calotte craniche metalliche
calibrate per sfondare il fronte
la mia fronte
sar?he i miei pugni si faranno d'acciaio
orde demoniache tra abitanti deboli appiccano fuoco
incendio nel pagliaio
dovr?rmi forte ancora pi?rte
rispetto a chi ha una malabrama
prima con la clava e adesso a colpi di lama
solidi colpi saldi
reazioni a catena porta a porta
piombo nel cielo il cielo s'inquina
si diffonde la melma tra i vicoli della metropoli
si aprono vortici come sabbie mobili
meccanici rettili attaccano il tuo petto
aspettano volti pallidi
ce la posso fare io stesso (Saracino)
con i miei vocaboli
nei confronti di chi conta soltanto nei suoi muscoli
non puoi togliermi la bocca quindi non puoi disarmarmi
sillabe come schermi
la mia scrivania non ha tarli
per qualsiasi catastrofe strofe a cataste
resto guerriero dell'ombra
sto sul chi vive cercasi verit?erca luce
ma sempre partendo dall'ombra
Cheb:
Il sole brucia l'aria trema l'ombra diventa pi?ra
ma ?a nostra natura che non ci ferma
?n'anima che prende forma
usiamo pensieri fantasma
contro nemici pronti a leggerci le labbra
davanti a me squadre schierate
congegni rotanti mucchi di latta lucenti
ordigni tritacarne attaccano
ma non mi fottono per quel che fanno
senza sentimenti
avanti vado ?ronto il mio arsenale per quanti ne vedo
nascondo sotto pelle armi segrete
nella spina dorsale porto lezioni toccate con mano
adesso rido
mentre stringo soltanto matite come sbarre d'acciaio nei denti
come difesa
contro le menti ultra sofisticate di quegli esseri mutanti
sulla tesata pioggia artificiale
lampi meccanici tuoni sintetici
e all'improvviso scarafaggi meccanici dietro le schiene
comandati a distanza, microchip nelle vene,
da dove questo proviene
sono in troppi
prodotti lasciano laboratori
dove scienziati pazzi ricercati giocano col bisturi
plasmano catene del dna che non combaciano
la fuori la paura preme
coccodrilli bionici spinti dalla fame escono
con squame troppo dure per queste mie lame
I miei piedi assieme agli occhi corrono
si fanno strada in una strana atmosfera sospetta
fatta di carta ma sempre pi?ra sempre pi?tra
qual'?a prossima mossa
arrivano dall'alto da destra a sinistra colpi di mitra
un'altra scossa
la nostra convinzione si getta nel fuoco
nasce una nuova certezza che spezza le ossa
a chi da sempre per paura scappa nel terrore
da una guerra che non vede sente solo il rumore
collassa il disertore da solo s'infossa
tanto clamore per niente e poi crepa
sembra finita eppure
questa volont?i ferro rester?ino alla fine intatta
almeno questo si spera
mimetizziamo ogni intenzione
aspettiamo ancora un'altra ora senza fretta
disfatta o disdetta qui da me non se ne parla
Shin-Ghemi:
Scuoto la testa
teste di ferro pi?starde di me
pi?sistenti della mia carne
calotte craniche metalliche
calibrate per sfondare il fronte
la mia fronte
sar?he i miei pugni si faranno d'acciaio
orde demoniache tra abitanti deboli appiccano fuoco
incendio nel pagliaio
dovr?rmi forte ancora pi?rte
rispetto a chi ha una malabrama
prima con la clava e adesso a colpi di lama
solidi colpi saldi
reazioni a catena porta a porta
piombo nel cielo il cielo s'inquina
si diffonde la melma tra i vicoli della metropoli
si aprono vortici come sabbie mobili
meccanici rettili attaccano il tuo petto
aspettano volti pallidi
ce la posso fare io stesso (Saracino)
con i miei vocaboli
nei confronti di chi conta soltanto nei suoi muscoli
non puoi togliermi la bocca quindi non puoi disarmarmi
sillabe come schermi
la mia scrivania non ha tarli
per qualsiasi catastrofe strofe a cataste
resto guerriero dell'ombra
sto sul chi vive cercasi verit?erca luce
ma sempre partendo dall'ombra
Cheb:
Il sole brucia l'aria trema l'ombra diventa pi?ra
ma ?a nostra natura che non ci ferma
?n'anima che prende forma
usiamo pensieri fantasma
contro nemici pronti a leggerci le labbra
davanti a me squadre schierate
congegni rotanti mucchi di latta lucenti
ordigni tritacarne attaccano
ma non mi fottono per quel che fanno
senza sentimenti
avanti vado ?ronto il mio arsenale per quanti ne vedo
nascondo sotto pelle armi segrete
nella spina dorsale porto lezioni toccate con mano
adesso rido
mentre stringo soltanto matite come sbarre d'acciaio nei denti
come difesa
contro le menti ultra sofisticate di quegli esseri mutanti
sulla tesata pioggia artificiale
lampi meccanici tuoni sintetici
e all'improvviso scarafaggi meccanici dietro le schiene
comandati a distanza, microchip nelle vene,
da dove questo proviene
sono in troppi
prodotti lasciano laboratori
dove scienziati pazzi ricercati giocano col bisturi
plasmano catene del dna che non combaciano
la fuori la paura preme
coccodrilli bionici spinti dalla fame escono
con squame troppo dure per queste mie lame
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